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Apocalypse now
di Francis Ford Coppola
Con M. Brando, R. Duvall, M. Sheen, F. Forrest, D. Hopper, H. Ford
Anno: 1979
Durata: 148 min.
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Un film sulla guerra che è un pugno nello stomaco. La storia s'ispira al romanzo Cuore di tenebra di Joseph Conrad.

Durante la guerra in Vietnam (1964-1975), il capitano americano Willard riceve l'ordine d'uccidere il colonnello Kurtz, anch'egli ufficiale americano. Kurtz ha abbandonato l'esercito e, con un gruppo di suoi soldati, è scappato nella vicina Cambogia. Lì, con l'aiuto degli abitanti del posto, ha creato un regno fuori dal tempo, basato sul terrore e sul sangue.

Il film racconta la lotta che c'è in ogni uomo tra pazzia e ragione. Molti personaggi del film sono infatti pazzi: l'ufficiale che manda all'attacco i suoi uomini per liberare una spiaggia su cui fare surf (uno sport), il giornalista che fotografa con cinismo la guerra e il colonnello Kurtz, che comanda un regno che pare l'inferno. E tutto questo è colpa della pazzia più grande di tutte: la guerra. Una pazzia legale.

Quindi, un film che ci dice l'orrore della guerra sull'uomo e dell'uomo in guerra. Un film che condanna tutte le guerre, di tutti i tempi.

Per il regista, la morte è l'unica via d'uscita al dolore, all'orrore, alla guerra. Solo la morte può liberare l'uomo dalla pazzia e far finire il suo strazio morale e psicologico.

Insomma: l'uomo ha sbagliato tutto. Invece di amare la vita, segue passioni che la distruggono. Come succede a Kurtz, che s'è creduto un dio e la pagherà cara. Come succede ai soldati americani, che ogni giorno chiedono alla droga il coraggio di sparare e di tirare avanti.

Il film è pieno di tensione. La caccia di Willard a Kurtz è un viaggio nella paura, per conoscerla e combatterla. Il viaggio stesso lungo il fiume sembra una discesa nelle tenebre del cuore. Per scoprire tutti i tipi di follia umana: la violenza, il terrore, la droga, l'illusione d'essere un dio.

Bravissimo Marlon Brando: provate ad ascoltarlo in inglese.

     
 
 
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