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Kapo'
di Gillo Pontecorvo
Con S. Strasberg, L. Terzieff, E. Riva, D. Perego, G. Garko
Anno: 1959
Durata: 118 min.

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Un film sui lager, le enormi prigioni usate tra gli anni '30 e il 1945. I lager furono costruiti dai nazisti (cioè dai membri del partito nazista, il violento partito tedesco che provocò la Seconda guerra mondiale). I nazisti mandavano nei lager sia prigionieri militari che civili. Uomini, donne, vecchi e bambini erano costretti a vivere e lavorare come bestie. Molti morivano di fatica e di fame. Altri erano uccisi, in massa.

Il film s'ispira al libro Se questo è un uomo di Primo Levi e racconta la storia di Edith, un'adolescente ebrea. Edith viene imprigionata in un lager. Per sopravvivere, sceglie di diventare kapo'. I kapo' erano prigionieri che, in cambio di privilegi, aiutavano i nazisti a controllare gli altri prigionieri. Crudeli come i nazisti, i kapo' erano molto odiati.

Il film testimonia l'orrore dei lager. Prima d'iniziare i lavori, Pontecorvo ha studiato molto l'argomento. Il risultato? Una storia che pare proprio la cruda realtà.

Pontecorvo ci mostra com'è facile dire di sì al male. Prima d'essere arrestata, Edith è una ragazza dolce e tranquilla. L'inferno del lager e la volontà di sopravvivere la spingono a diventare complice dell'orrore. Un ambiente infernale e la nostra debolezza fisica e psicologica possono trasformarci in un mostro.

Edith sceglie il male. Altre prigioniere scelgono invece di resistergli. Cercano di mantenere dignità e umanità. Cercano di non diventare bestie. Nonostante le umiliazioni, le offese, la paura. Sono i personaggi che più ci commuovono.

La seconda parte del film non vale la prima. L'efficace racconto della tragedia lascia spazio a un dramma sentimentale che sembra fuori posto e che annoia. Edith s'innamora di un prigioniero russo. Questo amore la farà tornare buona. La spingerà addirittura a sacrificare la vita per salvare i prigionieri del lager.

Nonostante ciò, la seconda parte apre una questione. È giusto sacri-ficare una vita per salvarne molte? Cioè: la vita di molti ha precedenza sulla vita di uno solo? È un calcolo normale, automatico?

 
     
 
 
 
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