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Manhattan
di Woody Allen
Con
W. Allen, D. Keaton, M. Murphy, M. Hemingway, M. Streep
Anno: 1979
Durata: 96 min.
a
Un capolavoro che ci parla dei problemi dell'uomo moderno.
Stati Uniti, città di New York, quartiere di Manhattan. Siamo cioè nel cuore di una delle più grandi e ricche città del mondo. Ike ha quarantadue anni, ha appena divorziato dalla seconda moglie, è in crisi con il lavoro e ha un'amante di diciassette anni, Tracy. Joey, amico di Ike, è sposato con Emily, ma è amante di Mary, una giornalista. Pian piano, la storia tra Joey e Mary finisce e inizia quella tra Mary e Ike.
Per Allen, l'uomo moderno è poco maturo e pieno d'incertezze. Sta così male perché vive in una società ipocrita. Perciò, non è più spontaneo, non ascolta più i suoi desideri. Mente agli altri e a se stesso. Vive solo per il successo e per apparire. E ciò gli crea complessi, cioè gravi problemi psicologici.
Per Allen, l'uomo moderno non sa più prendersi le sue responsabilità. Perché ha paura d'affrontare la realtà. È perciò bloccato: continua a ripetere le stesse azioni, gli stessi errori. Non sceglie, non prende mai una decisione. Ike è proprio questo tipo d'uomo. Infatti, la sua esistenza è "un continuo lagnarsi della vita, senza tentare mai la via della soluzione".
Nonostante la sua misera condizione, l'uomo moderno crede d'essere grande. È addirittura narcisista (cioè ha un'opinione così esagerata di sé che ama solo se stesso). Perciò, pensa che tutto gli è dovuto, perfino l'amore degli altri. Di più: l'uomo moderno cerca l'amore degli altri solo per soddisfare il suo carattere vanitoso. Stando così le cose, è chiaro che tutti i rapporti che crea sono superficiali o falsi.
L'uomo moderno sa di vivere male, ma non vuole affrontare il problema. Usa le sue paure e le sue contraddizioni come scuse per non mettere in discussione il suo modo di vivere e i suoi valori. Cioè: si crea problemi inutili per non dover affrontare i problemi veri. Non a caso, molti personaggi del film vanno dallo psicanalista (quel medico che cura i pazienti con la psicanalisi, una tecnica di cura psicologica, basata sull'analisi dei comportamenti non consapevoli). È perciò lo psicanalista che decide per loro e per la loro vita.
L'unico personaggio positivo del film è Tracy, la giovane amante di Ike. È infatti una ragazza spontanea, senza paure o complessi. Tracy vive la vita in modo semplice: è contenta di ciò che ha, non pretende cose impossibili. Gli adulti dovrebbero imitarla.
L'ironia di Allen dà un tono leggero al film. Di più: Allen vuol dirci che l'ironia può aiutarci a sopportare la nostra misera condizione. L'ironia può insomma darci un po' di serenità.
Allen ci mostra una New York affascinante. La città diventa così una protagonista del film. Grande è l'amore di Allen per la sua città.
Molto belle le musiche, tutte di Gershwin.
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