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Uomini contro
di Francesco Rosi
Con G. M. Volonté, P. P. Capponi, A. Cuny, F. Graziosi, M. Frechette
Anno: 1970
Durata: 101 min.
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Un film che ci parla dell'orrore della guerra. L'idea del film viene dal libro Un anno sull'Altipiano di Emilio Lussu.

Un giovane tenente italiano partecipa con entusiasmo alla Grande Guerra (1915-1918). A poco a poco, gli ordini crudeli di un generale e le inutili stragi gli fanno capire che la guerra è orribile. Finirà fucilato per avere coperto i suoi uomini, che si erano ribellati a un ordine.

All'inizio, il giovane tenente è pieno d'entusiasmo. Di più: è esaltato. Crede che la guerra sia un'esperienza da uomini veri, l'occasione di mostrare tutto il proprio coraggio patriottico. Ben presto, capisce che la guerra è solo morte e orrore.

Rosi ci mostra bene che cos'è stata la Grande Guerra. Ci fa capire il freddo e la fame delle trincee, l'orrore degli assalti con le baionette, i massacri fatti dalle mitragliatrici. Rosi ci mostra anche quali erano i pensieri dei soldati. Avevano tutti paura di morire e tanta voglia di tornare a casa.

Rosi ci fa vedere il contrasto tra i soldati e i loro superiori. I soldati venivano tutti da famiglie umili. I loro superiori, cioè gli ufficiali, da famiglie benestanti. Molti ufficiali erano crudeli con i soldati, perché li consideravano solo un mezzo al servizio della loro ambizione. Infatti, molti ufficiali cercavano la vittoria solo per prestigio personale. In effetti, nella prima parte della guerra, quando l'esercito era comandato dal generale Cadorna, i soldati erano trattati in modo duro. E questo facilitava gli abusi degli ufficiali. Poi, quando il comando passò al generale Diaz, le truppe furono trattate in modo più umano.

Insomma: Rosi ci dice che, troppo spesso, i nemici dei soldati italiani non erano i soldati austriaci, ma i crudeli ufficiali italiani. Per Rosi, infatti, i soldati austriaci non avevano colpe, perché uccidevano costretti dai loro superiori. Proprio come i soldati italiani.

Il film ha un difetto. Rosi insiste così tanto sul contrasto tra soldati e ufficiali che ci viene il sospetto che voglia dare un senso politico alla vicenda. Infatti, sembra che Rosi veda nei soldati i poveri proletari schiacciati dal potere borghese degli ufficiali. Ma un film sulla guerra dovrebbe denunciarne l'orrore senza dare messaggi politici di parte.

     
 
 
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